Caro Nelson,
siamo di nuovo in guerra, ho bisogno di un simbolo di speranza e ho scelto te.
Il mondo, in verità, non ha mai smesso di essere impazzito, molte sono le guerre celate, nascoste, combattute nell’indifferenza, foraggiate dall’avidità, ma adesso la Russia ha invaso l’Ucraina.
Non possiamo non vederla, è nella nostra Europa.
Il velo dell’indifferenza è stato squarciato.
Ti chiedo: Come hai fatto a lottare nel silenzio per i diritti del tuo Paese, della tua gente, nei tuoi ventisette anni di reclusione? Dove hai trovato la tenacia per resistere nella tua battaglia senza spegnere una vita, senza farsi prendere dalla voglia di vendetta verso i tuoi carcerieri? Come si fa ad avere quella forza interiore che ti fa percorrere, incessantemente, il lungo cammino per la libertà?
Se è li con te, salutami il Mahatma.
Tuo
Stefano