15 anni, 15, anzi, proprio quindici anni.
Uno scrittore non scrittore, costretto alla clandestinità dal delirio del pressappochismo dei tempi.
Lui, il protagonista, Moresco stesso.
Occhiali da sole e pop corn per leggere questo libro, come se per quindici anni si uscisse insieme a fare i teen ager.
Un giovane e al tempo stesso vecchio amico, ironico e rivoluzionario.
Saggio e al tempo stesso impudente.
Cazzuto e gaudente.
Un essere vivente, che matura nel tempo, che prende non una, anche due, infine tre direzioni.
Forse anche di più, forse anche meno.
Un libro che ci folgora lungo la strada maestra già con il suo incipit, con la sua modalità diretta e iconica.
I suoi personaggi così definiti nell’essere indefiniti, con i loro nick name astuti e arguti, ci fanno gustare la squisitezza del suo autore,
ed i caos stesso ci appare come una divinità.
Stefano Foglia